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Parchi e giardini della Palermo normanna
Dal IX al XII secolo la Sicilia fu sede di una cultura artistica che ebbe nei giardini e nei parchi manifestazioni alte e raffinate. Dall’Oriente mesopotamico giunse in Sicilia, tramite il Maġrib, l’arte di sistemare il verde e di goderne per arricchire i piaceri della vita. Natura, fauna, acqua e architettura concorsero a ricreare luoghi di rifugio contemplativo, di riposo, di esercitazioni poetiche e musicali. Principalmente alla caccia furono deputati i parchi che circoscrissero vaste aree lasciate allo stato selvatico. La Favara, la Zisa, la Cuba di Palermo sono testi architettonici di grande valore evocativo e documentario. Per loro tramite è possibile riproporre alla nostra mente i modi di vita e i costumi abitativi della classe che stava, nelle età islamica e normanna, al vertice della società.
Il libro descrive questo patrimonio d’arte e di civiltà e ne rivela, con notevole critiche e puntuali riscontri, il valore.